Introduzione

Le sculture e le ceramiche di Jean-Marie Martin devono molto alla sua formazione e alla sua esperienza in campo scientifico (vedi biografia). I problemi ambientali tornano in modo ricorrente nella sua opera.

Gaia, dea della Terra nella mitologia greca, e i diversi mali di cui essa è vittima oggi, sono per lui una fonte permanente d’ispirazione.

Così vengono affrontati la maggior parte dei problemi che affliggono l’ambiente nel mondo: lo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali, sia biologiche sia minerali, inquinamento dell’aria e delle acque, riscaldamento climatico, desertificazione, deforestazione, catastrofi naturali, nuove malattie …

Il deterioramento dell’ambiente è sempre temuto e visto in una prospettiva in cui i diritti umani restano la preoccupazione maggiore dell’artista, un mondo in cui l’uomo dimentica troppo spesso la sua interdipendenza con la natura.

In numerosi Paesi i diritti elementari al cibo, all’acqua, alla casa, alla salute sono calpestati o ignorati … Sono sovente questi stessi Paesi a praticare la tortura, la pena di morte, a maltrattare donne e bambini, a discriminare le minoranze omosessuali o etniche…

Per affrontare queste tristi realtà sarebbe necessaria, innanzi tutto, una trasformazione radicale della mentalità e dei valori umani, del modo di vivere e dei comportamenti, delle relazioni e della solidarietà fra gli individui.

L’ambizione delle opere di Jean-Marie Martin é quella di sensibilizzare e di motivare le persone che visitano le sue mostre verso la realizzazione di un mondo migliore che possa essere la casa di tutti, un mondo che rispetti l’Uomo e Gaia, la nostra Terra. Un’opera che milita al servizio dei diritti umani, dello sviluppo sostenibile e della protezione dell’ambiente.